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Capitale italiana dell’Arte contemporanea 2026, vince Gibellina

today5 Novembre 2024 618 5

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Gibellina è la “Capitale italiana 2026 dell’Arte contemporanea”. Il centro in provincia di Trapani, distrutto dal terremoto del Belìce del 1968 poi abbandonato negli anni Ottanta, è noto per il celebre” Cretto di Burri”, l’opera di land art dell’artista Alberto Burri, artista che insieme a Pietro Consagra ed altri artisti di fama mondiale come Mario Schifano, Andrea Cascella, Arnaldo Pomodoro, Mimmo Paladino, Franco Angeli e Leonardo Sciascia, trasformarono il vecchio centro in un laboratorio di arte contemporanea. A rendere pubblica la decisione, peraltro per la prima volta, è stato il neo ministro della Cultura, Alessandro Giuli, che ha spiegato l’obiettivo del Governo di “rendere un nuovo, doveroso tributo alla creatività e al genio italiani”. «La prima ‘Capitale italiana dell’Arte contemporanea’ – si legge nelle motivazione della scelta – offre al nostro Paese un progetto organico e solido, consegnando all’Italia di oggi un esemplare modello di intervento culturale, fondato su valori e azioni che riconoscono all’arte una funzione sociale e alla cultura lo statuto di bene comune. Per la sua capacità progettuale nel riattivare il suo straordinario patrimonio di opere, coniugando nel presente memoria e futuro, ma anche per il fatto di essere Città pioniera di ciò che oggi definiamo rigenerazione urbana, e per la capacità di essere insieme una città-opera e una città da abitare”.

Scritto da: Redazione

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