Il razzo cinese nell’Oceano Indiano

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Pericolo scampato, troppa premura e allerta o esagerato tram tram mediatico? Domande che tutti, nell'arco di questo weekend, si sono posti ma ciò che conta veramente è il risultato finale: sono caduti nell'Oceano Indiano, vicino alle isole Maldive, i detriti del secondo stadio del razzo cinese Lunga Marcia. Gran parte del relitto, del peso totale di 18 tonnellate, si è disintegrata al contatto con l'atmosfera, poco dopo le 4 del mattino ora italiana, ma alcune parti sono cadute a 72,47 gradi di longitudine est e 2,65 gradi di latitudine nord. Si temeva che i detriti del razzo lanciato dalla Cina potessero finire nel bacino del Mediterraneo ma l'allarme, dopo giorni di discussione mediatica e appelli delle Istituzioni, era rientrato già nella tarda serata di sabto. Il razzo vettore "Lunga Marcia 5B" aveva portato giovedì nello spazio il modulo centrale Tianhe (Heavenly Harmony) della futura stazione spaziale cinese. La grandezza dell'oggetto, lungo 30 metri, e la velocità a cui viaggiava, 28mila chilometri all'ora, avevano spinto ad attivarsi tutti i più importanti servizi di vigilanza spaziale nel mondo, dal Pentagono al servizio di monitoraggio e sorveglianza spaziale dell'Unione europea (Eusst).